Nel 2025 Minelab, storico produttore australiano di metal detector, ha annunciato il ritiro dalla produzione di tre dei suoi dispositivi. Colpite dalla decisione le serie Equinox e GPX, due nomi ben noti tra gli appassionati di metal detecting. Ufficialmente si parla di un “aggiornamento tecnologico della linea”, ma la realtà sembra meno nobile: questi modelli non si vendevano più.

Eppure, nonostante questa battuta d’arresto, Minelab resta – incredibilmente – il leader di mercato. Non tanto per meriti propri, quanto piuttosto per la debolezza della concorrenza. Garrett sembra ormai priva di direzione, Nokta ha perso slancio, XP non incanta più e Quest ha abbandonato ogni tentativo di sembrare un’azienda americana. È la fine di un’epoca? Non proprio. Ma la prossima fase dell’evoluzione tecnologica, magari con droni rilevatori di metalli, potrebbe escludere i marchi oggi considerati storici.

Lanciati nel 2017, gli Equinox 600 e 800 promettevano una rivoluzione con la tecnologia multi-IQ. E, in effetti, le vendite furono inizialmente ottime, grazie anche a un marketing aggressivo. Ma il vero salto di qualità non è mai arrivato: sul campo, questi dispositivi non hanno mai davvero superato le performance dell’ormai datato Minelab Explorer SE PRO.

Il ciclo di vita medio di un metal detector si aggira attorno ai 5 o 6 anni. Quando un modello non riesce nemmeno a reggere questo periodo, è chiaro che qualcosa è andato storto. Basti pensare alla serie Go-Find 20/40/60, sopravvissuta solo due anni nonostante il suo posizionamento nel segmento entry-level. Un investimento da 5 milioni di dollari da parte di Minelab, finito per trasformarsi in un clamoroso flop.

Stessa sorte per il GPX 5000: nato per cercare oro, venduto a caro prezzo, ma ritirato dopo appena 3-4 anni. La tecnologia MPS (Multi Period Sensing), su cui era basato, appare oggi più un mistero ereditato dal passato che un vero punto di forza: qualcosa “suona”, ma nessuno sembra davvero capire come migliorarla.

Nel frattempo, alcuni modelli iconici sopravvivono ben oltre le aspettative. Il Garrett ACE 250 compie 20 anni, nonostante nemmeno la sua casa madre sappia spiegare il motivo del successo. Il merito? Probabilmente degli accessori aftermarket (come le bobine Detech, NEL e MarsMD) più che del progetto originale. E il GTI 2500 del 1999 è ancora in listino, perché Garrett non è più riuscita a replicare quel livello.

Persino XP, con il Deus 1 del 2009, aveva dato filo da torcere alla serie Equinox. Ma oggi il mercato dei metal detector di fascia alta è in calo, e Minelab sembra incapace di proporre un nuovo top di gamma in grado di battere XP Deus 2.

La sensazione è che l’intero settore stia vivendo una fase di stagnazione. L’innovazione vera tarda ad arrivare, e i grandi nomi si muovono più per inerzia che per visione. Forse il futuro non passerà più da loro.

Nel frattempo, gli appassionati attendono. E sperano. Magari in un drone col metal detector integrato. Ma questa, sarà un’altra storia.

Fonte: www.minelab.com