Un terremoto di magnitudo 3.0 ha colpito nella notte l’Avellinese, con epicentro nel territorio di Montefredane. La scossa è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 00.01 italiane e avvertita distintamente in diversi comuni dell’Irpinia. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità di 11 chilometri.

Numerose le segnalazioni arrivate da Avellino, Atripalda, Grottolella, Capriglia Irpina e altri centri nel raggio di pochi chilometri dall’epicentro.

L’area interessata è densamente popolata e comprende città come Avellino, Benevento, Salerno, Caserta e Napoli, tutte entro 50 chilometri dalla zona epicentrale. Non si registrano al momento danni a persone o edifici, ma verifiche sono in corso.

La scossa con epicentro a Montefredane ha interessato un’area densamente popolata dell’Irpinia e dei territori limitrofi. Nel raggio di 20 chilometri si trovano oltre cento comuni, per un totale di più di 415 mila residenti. I centri più vicini, come Grottolella, Prata di Principato Ultra, Capriglia Irpina e Manocalzati, distano appena pochi chilometri dall’epicentro e hanno percepito nettamente il sisma. A breve distanza anche Atripalda e Avellino, quest’ultima con oltre 54 mila abitanti, dove molte persone sono state svegliate dal boato iniziale.

L’onda sismica si è propagata poi verso l’hinterland beneventano e fino ai comuni dell’alta valle del Sabato e del Serinese, includendo realtà più popolose come Mercogliano, Monteforte Irpino, Montoro e Solofra. La distribuzione demografica dell’area evidenzia come un evento anche moderato, in questa fascia appenninica, possa essere avvertito da una porzione significativa di popolazione.

L’INGV segnala che l’evento rientra nella normale attività sismica dell’Appennino meridionale, pur ricordando che i dati potrebbero essere aggiornati nelle prossime ore.