Negli ultimi anni, i metal detector multifrequenza hanno rivoluzionato il mondo della ricerca sul campo, offrendo prestazioni impensabili fino a poco tempo fa. Tra le innovazioni più attese del 2025 spicca la nuova bobina HF2 di XP per il Deus II, un componente ad alta frequenza che promette di cambiare le regole del gioco. L’abbiamo già presentata nel nostro precedente articolo, ma oggi ci concentriamo sul ‘perché’ e ‘quando’ usare una bobina ad alta frequenza come questa.

Spesso sottovalutate, le alte frequenze nel metal detecting svolgono un ruolo fondamentale in scenari specifici, come la ricerca dell’oro o la caccia in terreni contaminati da ferro. Comprendere i vantaggi tecnici di questa tecnologia può fare davvero la differenza. In questa guida analizziamo le potenzialità delle alte frequenze, con un occhio di riguardo alle possibilità offerte dalla bobina HF2, fiore all’occhiello dell’ingegneria XP.

Indice

Perché puntare sulle alte frequenze?

Le alte frequenze, tipicamente superiori ai 20 kHz, sono particolarmente efficaci nel rilevare oggetti di piccole dimensioni e metalli a bassa conducibilità. Questo le rende indispensabili in determinati contesti di ricerca.

A differenza delle frequenze basse, che penetrano più a fondo nel terreno ma spesso ignorano i segnali più deboli, le alte frequenze ‘leggono’ con maggiore dettaglio i piccoli target superficiali. La bobina HF2, con la sua modalità Mono-Frequenza fino a 120 kHz, rappresenta una delle soluzioni più avanzate sul mercato per chi cerca questo tipo di precisione. Grazie alla modalità FMF, è possibile sfruttare un range compreso tra 9 e 90 kHz, con una flessibilità operativa che permette di adattarsi a qualsiasi terreno o esigenza.

Sensibilità estrema per oggetti piccoli

Le alte frequenze sono sinonimo di sensibilità. Riescono a captare segnali che le frequenze più basse tendono a ignorare, come quelli generati da piccoli frammenti d’oro, catene sottili, monete usurate o piombo. Anche il più piccolo frammento di metallo può generare un segnale chiaro e netto, rendendo possibile il recupero di oggetti preziosi che altri detector lascerebbero indietro.

La bobina HF2, progettata per lavorare su frequenze ultra-elevate, consente ai detectoristi di ‘vedere’ ciò che normalmente resterebbe invisibile. In ambienti come alvei di fiumi, questa caratteristica è un vantaggio strategico. Inoltre, la forma ellittica della bobina contribuisce a migliorare la focalizzazione del segnale, riducendo la dispersione e massimizzando la precisione.

Rendimento elevato su metalli a bassa conducibilità

Metalli come oro, piombo e stagno presentano una conduttività elettrica più bassa rispetto a rame e argento. Questo significa che, a parità di profondità, tendono a generare segnali più deboli e confusi. Le alte frequenze compensano questa debolezza con una risposta più forte e definita, migliorando notevolmente la possibilità di individuare questi target.

Per chi si dedica alla ricerca aurifera o piombo, come palle di moschetto od oggetti di artiglieria, una bobina come la HF2 rappresenta un alleato prezioso. Inoltre, la modalità selettiva di frequenza consente di ‘accordare’ il metal detector per privilegiare certi metalli rispetto ad altri, aumentando le probabilità di successo anche in aree già esplorate in precedenza.

Precisione nei contesti contaminati da ferro

Uno dei principali ostacoli nel metal detecting è rappresentato dalle zone ad alta densità ferrosa, come vecchi insediamenti agricoli, ruderi o campi di battaglia. In questi luoghi, il rischio è che oggetti buoni vengano ‘mascherati’ dai segnali del ferro. Le alte frequenze, unite a una buona velocità di recupero, migliorano la distinzione dei target, aiutando a distinguere tra segnali ferrosi e non ferrosi.

La bobina HF2 di XP, grazie alla sua architettura compatta e al profilo ribassato, riesce a ‘isolare’ bersagli interessanti anche in mezzo a rottami metallici o chiodi arrugginiti.

Maggiore accuratezza nei bersagli superficiali

Quando si lavora su spiagge frequentate o aree urbane, la precisione è tutto. Le alte frequenze permettono una lettura più definita del target ID, il numero che identifica la natura del metallo rilevato. Questo è utile non solo per evitare di scavare inutilmente, ma anche per migliorare l’efficienza delle ricerche.

In particolare, la bobina HF2 brilla nella lettura dei target superficiali: oggetti piccoli o poco conduttivi che si trovano appena sotto il livello del suolo. Grazie all’uso congiunto della tecnologia wireless XP e del processore del Deus II, ogni segnale viene elaborato in tempo reale, con un feedback visivo e sonoro che riduce al minimo l’incertezza. In pratica, si scava solo quando ne vale davvero la pena.

Quando usare una bobina ad alta frequenza?

Non tutte le sessioni di ricerca richiedono l’uso di una bobina ad alta frequenza. Tuttavia, ci sono contesti specifici in cui questa tecnologia si rivela insostituibile. Se stai cercando target in ambienti difficili, l’alta frequenza diventa la tua arma segreta.

Allo stesso modo, se intendi tornare su un sito già esplorato e provare a ‘spremere’ qualcosa in più, l’uso di frequenze elevate può offrire una risposta diversa, capace di rivelare ciò che era rimasto nascosto. Anche nei casi in cui si desidera ignorare i target profondi per concentrarsi solo su quelli più superficiali, una bobina come la HF2 si dimostra estremamente efficace. La sua versatilità operativa è ciò che la rende uno strumento indispensabile per ogni detectorista esperto.

Conclusione: la precisione prima della profondità

Nel mondo del metal detecting moderno, non conta solo la profondità, ma anche e soprattutto la capacità di rilevare ciò che gli altri trascurano. Le alte frequenze offrono una visione dettagliata e chirurgica del sottosuolo, ideale per target piccoli, metalli poco conduttivi e ambienti complessi.

La bobina HF2 di XP incarna questa filosofia, combinando ingegneria avanzata, autonomia prolungata e performance senza compromessi. Se siete seriamente intenzionati a migliorare i vostri risultati di ricerca, è arrivato il momento di considerare seriamente il potenziale delle frequenze alte.