Una disavventura in spiaggia si è trasformata in una storia da raccontare per un turista in vacanza sulla costa calabrese. Dopo aver perso la fede nuziale durante un gioco in mare, l’uomo è riuscito a ritrovarla grazie all’aiuto di un esperto di metal detecting. Un episodio che ha catturato l’attenzione di molti appassionati e dimostrato l’utilità di questo hobby.

La dinamica della vicenda

Il protagonista della vicenda, Francesco Palese, 34enne di Potenza, stava trascorrendo una settimana di relax in un villaggio turistico a Diamante insieme alla moglie e ai figli. Durante un gioco organizzato dall’animazione, il classico “ruba bandiera“, Francesco si è tuffato in acqua con entusiasmo. Tuttavia, al termine della sfida, si è accorto di non avere più la fede nuziale al dito.

Ho cercato ovunque, tra la sabbia vicino l’ombrellone, in riva e persino in hotel, ma non c’era traccia dell’anello“, racconta. La delusione era palpabile, ma una scintilla di speranza si accese grazie a una ricerca sul web.

L’idea del metal detector

Navigando online, Francesco si è imbattuto in un articolo che raccontava un episodio simile avvenuto due anni prima, in cui un anello era stato recuperato con un metal detector. Questa scoperta lo ha portato a contattare un’associazione di volontari specializzata in ricerche di oggetti smarriti, con la speranza di ripetere quel miracolo.

L’operazione di recupero tramite un associazione di recupero

Il pomeriggio successivo, Francesco ha parlato con Gianluca, un volontario dell’associazione, che ha accettato di aiutarlo. Gianluca gli ha spiegato che il ritrovamento della fede nuziale non era garantito, ma le probabilità sarebbero aumentate se il mare fosse stato calmo e se il punto di perdita fosse ben individuato. “Avevo fiducia”, ricorda Francesco, e ho detto a tutti: “sabato ritroveremo la fede“.

Sabato sera, Gianluca si è presentato in spiaggia con il metal detector e, insieme a Francesco, ha iniziato a perlustrare il tratto di mare in cui si presumeva fosse caduto l’anello. I primi tentativi hanno portato alla luce monete e altri piccoli oggetti metallici, ma non la fede nuziale. Tuttavia, un suono più deciso e distintivo ha riacceso la speranza.

A qualche centimetro di profondità, un bagliore ha confermato l’intuizione: era proprio la fede nuziale smarrita. “Quando Gianluca ha tirato fuori la fede, l’ho abbracciato. Non potevo credere ai miei occhi”, racconta emozionato Francesco.

Un gesto inestimabile

Il ritrovamento della fede nuziale ha attirato l’attenzione dei presenti in spiaggia, che hanno applaudito calorosamente l’impresa. Per Francesco e sua moglie, è stato un momento di gioia pura. Gianluca, dal canto suo, non ha voluto alcuna ricompensa, sottolineando che la sua attività di volontario è spinta dalla passione per il metal detecting e dalla soddisfazione di aiutare le persone.

La comunità del metal detecting

Questo episodio evidenzia l’importanza delle comunità di appassionati come quella dei cercatori con metal detector. Non solo rappresentano un prezioso aiuto in situazioni come questa, ma contribuiscono anche a far conoscere le potenzialità di un’attività che combina tecnologia, dedizione e un pizzico di fortuna.

Una storia che si conclude con un lieto fine, un simbolo ritrovato e un nuovo aneddoto da raccontare intorno al metal detecting: una passione che, ancora una volta, si dimostra più preziosa di quanto si possa immaginare.

Attenzione: Si raccomanda di verificare e attenersi scrupolosamente alle leggi e normative locali relative alla protezione del patrimonio culturale e archeologico nel proprio paese.

Fonte: www.quotidianodelsud.it