Una scossa di terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito oggi il Myanmar centrale alle 12:55 (ora locale), con epicentro localizzato a nord-ovest della città di Sagaing. Pochi minuti dopo, una scossa di assestamento di magnitudo 6.4 ha aggravato la situazione, provocando crolli a catena, la distruzione del celebre ponte Ava e gravi danni a infrastrutture storiche, come il Mandalay Palace.
Secondo fonti ufficiali, si contano già centinaia di vittime e migliaia di feriti, molti dei quali trattati all’esterno degli ospedali danneggiati. La giunta militare ha dichiarato lo stato di emergenza nelle sei regioni più colpite – tra cui Sagaing, Mandalay, Kyaukse, Pyin Oo Lwin e Shwebo – e ha rivolto un appello urgente alla comunità internazionale per l’invio di aiuti umanitari.
Terremoto avvertito in tutto il Sud-Est asiatico
Il sisma ha avuto ripercussioni in diversi Paesi limitrofi. Forti scosse sono state percepite in Thailandia, dove un grattacielo di 30 piani in costruzione è crollato a Bangkok, seppellendo almeno 81 operai, secondo quanto riferito dal vicepremier Phumtham Wechayachai. Anche Laos, Cambogia, Cina meridionale, Bangladesh e parti dell’India nord-orientale hanno segnalato scosse prolungate, seppur con danni minori.
Le strutture sanitarie sono al collasso: molti ospedali risultano inagibili e il personale medico sta curando i feriti nei cortili e nelle strade. Gli aeroporti nelle aree colpite sono stati temporaneamente chiusi e numerosi voli sono stati cancellati, ostacolando i soccorsi.
Il Myanmar si trova lungo la faglia di Sagaing, una delle principali faglie tettoniche del Sud-Est asiatico. Tra il 1930 e il 1956, sei forti terremoti di magnitudo superiore a 7,0 hanno colpito la stessa area. L’ultimo evento devastante risale al 2016, quando un sisma di magnitudo 6.8 causò tre vittime e gravi danni nell’antica città di Bagan.
Le autorità locali, impegnate a coordinare le prime operazioni di soccorso, hanno chiesto supporto urgente a ONG, organizzazioni internazionali e governi stranieri. L’accesso a molte aree rurali è reso difficile dalle strade distrutte e dalle frane provocate dalle scosse.
Il bilancio è ancora provvisorio e destinato purtroppo ad aggravarsi nelle prossime ore, mentre la comunità internazionale si mobilita per offrire soccorso a un Paese profondamente colpito.