Il 18 dicembre 2024 segna una data storica per la città di Sessa Aurunca, in Campania, con l’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale, che si inserisce nel più ampio Sistema Museale Nazionale, volto a valorizzare il ricco patrimonio culturale del Paese. Questo nuovo museo è ospitato all’interno del Castello Ducale, una storica struttura medievale, che, fino ad oggi, accoglieva solo una parte dei reperti archeologici della città.
Un Museo che racconta la storia di Sessa Aurunca
Grazie a un allestimento moderno e interattivo, il Castello Ducale si trasforma in un centro culturale che racconta la storia di Sessa Aurunca, dalle sue origini nell’età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.) fino all’epoca romana, quando la città divenne una colonia latina. La nuova struttura rappresenta non solo una risorsa per il turismo, ma anche un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, università e musei nazionali.
Il progetto ha visto il coinvolgimento di enti come il Comune di Sessa Aurunca, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e le università locali, tra cui l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Questo network ha permesso di realizzare un museo che non solo conserva, ma rende fruibile il patrimonio storico per le generazioni future.
Il Museo: un ponte tra storia e innovazione, passato e futuro
Il Museo Archeologico Nazionale di Sessa Aurunca è una tappa fondamentale per la valorizzazione del patrimonio culturale della Campania, una regione ricca di storia, ma ancora poco conosciuta. Il progetto è stato reso possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un forte impegno verso l’accessibilità e l’inclusività delle strutture culturali.
Il museo offre un percorso espositivo che attraversa diverse epoche, ognuna raccontata in sale tematiche. Le prime sale sono dedicate ai popoli Ausoni-Aurunci, che abitavano la regione fin dall’età del Ferro. I visitatori possono ammirare reperti che documentano la vita di queste antiche popolazioni, con particolare attenzione ai santuari religiosi, tra cui quello dedicato alla dea Marica.
Successivamente, il museo esplora la Suessa romana, fondata nel 313 a.C., ricostruendo la vita quotidiana nell’antica colonia latina, con focus su ville rustiche, coltivazioni e necropoli. Uno degli elementi più significativi dell’esposizione è la ricostruzione del Teatro Romano di Sessa Aurunca, che ospita anche la statua di Matidia minor, un’opera unica del periodo romano.
Accessibilità e inclusività: un museo per tutti
Il Museo non è solo un luogo di esposizione, ma anche un ambiente pensato per una fruizione inclusiva e interattiva. Grazie alla collaborazione con lo studio Dotdotdot, il museo è dotato di tecnologie avanzate come mappe interattive, video e visualizzazioni 3D, che permettono ai visitatori di esplorare i reperti in modo dinamico. In particolare, le installazioni tattili sono pensate per offrire un’esperienza sensoriale anche a persone con disabilità visiva, che possono toccare riproduzioni dei reperti e ascoltare le spiegazioni tramite QR code.
Un altro punto di orgoglio per il museo è l’esposizione della Venere di Sinuessa, una delle opere più iconiche provenienti dal territorio, che per la prima volta è esposta nel luogo di origine.
Il Museo Archeologico Nazionale di Sessa Aurunca non è solo una vetrina del passato, ma una finestra sul futuro della cultura, dove storia e innovazione si incontrano per offrire un’esperienza unica ai visitatori.
Fonte: www.infoturismonapoli.it