Nel mondo del metal detecting, uno dei miti più diffusi riguarda il rapporto tra sensibilità e profondità. Molti appassionati credono che alzare la sensibilità del proprio metal detector significhi automaticamente incrementarne la potenza, e di conseguenza la capacità di rilevare oggetti situati a profondità maggiori. Ma è davvero così?
Secondo un approfondimento di DetectorShop Italia, questa credenza non è esatta. La sensibilità non agisce sulla potenza del campo elettromagnetico emesso dal metal detector, ma influisce sull’amplificazione del segnale ricevuto. Per chi pratica il metal detecting, comprendere questa distinzione è essenziale per sfruttare al meglio il proprio strumento.
Indice
- La sensibilità non è potenza
- Ma cosa fa davvero la sensibilità?
- Consigli pratici per l’uso della sensibilità
- Sensibilità del metal detector: come usarla al meglio per risultati precisi
La sensibilità non è potenza
Un esperimento condotto con Nokta The Legend ed un misuratore di campi elettromagnetici ha dimostrato che la potenza del campo emesso dal metal detector resta costante, indipendentemente dal livello di sensibilità impostato. Ecco i dati dell’esperimento:
- Sensibilità al minimo sul The Legend (1): Campo elettromagnetico misurato di circa 290 milligauss rilevati.
- Sensibilità al massimo sul The Legend (30): sempre 290 milligauss rilevati.
Questi risultati con il The Legend confermano che il campo elettromagnetico generato dal metal detector non varia con la sensibilità. Ciò smentisce l’idea che aumentare la sensibilità significhi aumentare la forza di trasmissione del dispositivo.
Ma cosa fa davvero la sensibilità?
Se la sensibilità non modifica la potenza del campo elettromagnetico, quale ruolo svolge? La risposta sta nella capacità del metal detector di “ascoltare” i segnali.
Aumentare la sensibilità significa incrementare l’amplificazione dei segnali ricevuti, rendendo il dispositivo in grado di rilevare anche i segnali più deboli. Questi segnali, spesso provenienti da oggetti più profondi o di dimensioni ridotte, possono altrimenti passare inosservati.
In altre parole, la sensibilità agisce come un amplificatore, non come un generatore di potenza.
Quali sono i vantaggi e i limiti di utilizzare una sensibilità alta?
- Vantaggi: una sensibilità alta permette di ascoltare in modo più netto, oggetti sepolti in profondità o di piccole dimensioni.
- Limiti: un aumento eccessivo della sensibilità può amplificare anche i “disturbi”, come interferenze elettromagnetiche o segnali di falsi positivi.
Consigli pratici per l’uso della sensibilità
Capire il funzionamento della sensibilità aiuta a utilizzare il metal detector in modo più efficace. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Adatta la sensibilità all’ambiente:
In aree con alta mineralizzazione del terreno o con molte interferenze elettromagnetiche, potrebbe essere utile abbassare la sensibilità per ridurre i segnali indesiderati o cosiddetti “fantasma”. - Trova il giusto equilibrio:
Imposta una sensibilità che bilanci la capacità di rilevamento con la stabilità del dispositivo. Un segnale chiaro e stabile è più utile di un segnale amplificato ma confuso. - Fai delle prove sul campo:
Prima di iniziare una ricerca, testa diverse impostazioni di sensibilità per determinare quale valore sia ottimale nelle condizioni specifiche dell’area di rilevamento.
Sensibilità del metal detector: come usarla al meglio per risultati precisi
La sensibilità è uno strumento potente, ma spesso frainteso. Non aumenta la potenza del metal detector, bensì la sua capacità di amplificare i segnali ricevuti. Comprendere questa differenza consente di evitare errori comuni e di sfruttare al meglio il proprio dispositivo, adattando le impostazioni alle necessità del momento.
Saper utilizzare la sensibilità in modo intelligente non significa semplicemente “andare più in profondità”, ma ottenere risultati più precisi e affidabili, che rappresentano il vero obiettivo di ogni detectorista.