Una domenica diversa sul lungomare partenopeo, dove il degrado non ha avuto la meglio sul senso civico. Mappatella Beach, spiaggia simbolo della Rotonda Diaz spesso al centro delle cronache per abbandono e incuria, è tornata a splendere grazie all’impegno di un gruppo di volontari armati non solo di buona volontà, ma anche di metal detector.

Tra loro, Rosanna – ormai figura di riferimento per la comunità – ha attirato l’attenzione di istituzioni e cittadini. Con determinazione e pazienza, ha raccolto linguette di lattine, tappi, placchette e altri frammenti metallici spesso invisibili agli occhi, ma pericolosi per chi frequenta la spiaggia, soprattutto bambini.

emilio borrelli mappatella beach

Il gesto non è passato inosservato: il deputato Francesco Emilio Borrelli (AVS) e il consigliere municipale Lorenzo Pascucci si sono recati sul posto per constatare di persona il lavoro dei volontari. “Quello che fa Rosanna è straordinario – hanno dichiarato – è la dimostrazione che la cittadinanza attiva può trasformare radicalmente lo stato dei luoghi comuni, anche laddove l’inciviltà sembra dilagare”.

Le condizioni della spiaggia, spiegano, sono migliorate sensibilmente negli ultimi giorni, grazie anche all’intervento del Comune e del servizio “risorsa mare”. Tuttavia, i problemi strutturali restano. “Con l’arrivo dell’estate, torneranno criticità come traffico congestionato, litorali affollati e microcriminalità”, avvertono i rappresentanti istituzionali.

A complicare il quadro, la recente bocciatura da parte della Soprintendenza del progetto di una nuova piattaforma balneabile proposta dal Comune, che prevedeva la costruzione di una palafitta accessibile anche ai disabili. Una scelta che ha riaperto il dibattito su come coniugare tutela del paesaggio e diritto al mare.

“Dire sempre no è facile – conclude Borrelli – ma serve pragmatismo. Napoli ha bisogno di soluzioni, non solo di vincoli. Per vivere il lungomare in modo decoroso, occorrono strutture regolari, servizi efficienti e il contributo di tutti. Anche un metal detector può diventare strumento di riscatto urbano”.

Nel silenzio del grande disinteresse, piccoli gesti come quello di Rosanna accendono la speranza. Perché la bellezza, a Napoli, non è mai stata un dono: è una conquista quotidiana.

Fonte: www.napolivillage.com